Presentazione delle principali industrie di import-export del Vietnam
Con la trasformazione del Vietnam come hub manifatturiero globale, il Paese emerge come efficace destinazione per le strategie di delocalizzazione, la più rilevante delle quali è nota come strategia “China+1”. Con la ripresa dell’economia globale, la maggior parte dell’attività di import-export del Paese conferma le ottimistiche proiezioni di crescita. Vietnam Briefing illustra le principali industrie per le attività di importazione ed esportazione, tra cui l’elettronica, il tessile, i prodotti farmaceutici, il caffè e l’e-commerce, settori che rendono il Vietnam un attore strategico nel commercio globale.
Il crescente profilo manifatturiero del Vietnam nell’Asia-Pacifico
A causa della crescita dei costi, la Cina non è più la destinazione preferita di molte imprese e il Vietnam è diventato un serio concorrente nell’attrazione degli investimenti industriali. Le tendenze recenti mostrano che il numero di ordini che si spostano dalla Cina al Vietnam ha registrato un aumento significativo.
Per esempio, il Delta del Fiume delle Perle (Pearl River) in Cina, a lungo conosciuto come uno dei principali centri manifatturieri per i produttori di tutto il mondo (in particolare quelli di Hong Kong) è ora diventato troppo costoso per giustificare la presenza nella regione di molte aziende.
Negli ultimi anni, un numero crescente di imprese ha trasferito le proprie operazioni dalla Cina al Vietnam nel tentativo di sfuggire all’aumento dei costi e a un ambiente normativo sempre più complesso.
In una posizione strategica per le aziende straniere che operano in tutto il Sud-est asiatico, il Vietnam funge anche da hub di esportazione ideale per raggiungere altri mercati dell’ASEAN.
Rispetto ad altri mercati in via di sviluppo della regione, il Vietnam è un leader affermato nella produzione e nell’approvvigionamento a basso costo. La sua industria di trasformazione e produzione nel 2023 ha rappresentato quasi il 20% del PIL, con l’obiettivo del Governo di portarlo al 25% entro il 2025.
Rete di accordi commerciali
Un’altra forza trainante della crescente popolarità del Vietnam è la rete di accordi di libero scambio del Paese.
Considerata la guerra commerciale in corso tra Cina e Stati Uniti, insieme ai recenti accordi di libero scambio del Vietnam, come l’RCEP, l’EVFTA e l’UKVFTA, il Paese sta diventando sempre più aperto al commercio e agli investimenti internazionali.
Nel 2020, il costo della produzione in Vietnam era circa del 50% rispetto a quello della Cina, pari rispettivamente a 2,99 dollari l’ora e 6,50 dollari l’ora, e a circa il 40% di quello riportato in Thailandia e nelle Filippine.
A partire dal 2024, la piattaforma HR Velocity Global ha classificato il Vietnam tra i primi 10 Paesi con i salari minimi più bassi. Il salario minimo regionale del Vietnam varia da 140 dollari (3.445.000 VND) a 202 dollari (4.960.800 VND) al mese, mentre nelle Filippine e in Indonesia è compreso rispettivamente tra 128 e 229 e tra 130 e 325 dollari.
Con l’aumento costante della forza lavoro del Paese, i lavoratori vietnamiti sono relativamente economici, giovani e sempre più altamente qualificati.
Ruolo del RCEP
Il RCEP, entrato in vigore il 1° gennaio 2022, ha facilitato l’importazione e l’esportazione di merci da e verso il Vietnam, riducendo i costi, migliorando l’accesso ai mercati e semplificando le procedure doganali.
Una ricerca pubblicata dall’Università Nazionale di Economia del Vietnam (NEU) nell’aprile 2023 ha dimostrato che il RCEP ha incrementato positivamente gli afflussi di IDE in Vietnam, grazie ai suoi impegni per l’apertura dei mercati, l’armonizzazione delle regole di origine tra tutte le parti partecipanti e il miglioramento delle misure di facilitazione degli scambi.
Contesto imprenditoriale
In tema di incentivi normativi e finanziari, negli ultimi anni il Vietnam è diventato sempre più favorevole agli investitori: il Governo ha intrapreso azioni di riforma del settore finanziario, snellimento delle normative aziendali e miglioramento della qualità della forza lavoro.
Dalla metà degli anni 2000, il Governo vietnamita ha offerto incentivi finanziari estremamente competitivi alle imprese che cercano di avviare attività nel Paese, oltre a una ritenuta alla fonte dello 0% sui dividendi trasferiti all’estero e ad una bassa aliquota dell’imposta sui redditi societari (CIT) del 20%. Questi vantaggi hanno consentito al Vietnam di diventare, agli occhi di molte aziende, una “economia di sourcing” di primo livello.
Stato attuale dell’economia vietnamita
Il Vietnam sta vivendo una rapida espansione su diversi fronti. Di particolare interesse per gli investitori è stata la continua crescita del mercato dei consumi interni, che ha registrato uno sviluppo straordinario negli ultimi anni.
Si prevede che questa crescita continui ancora per lungo tempo con incrementi dei consumi domestici ad un tasso del 20% annuo. Il 10 giugno, l’Ufficio Generale di Statistica (GSO) ha pubblicato gli ultimi dati sulle vendite al dettaglio totali e i ricavi dei servizi al consumo relativi ai primi tre trimestri del 2024, che hanno raggiunto la cifra record di 4,7 trilioni di VND (circa 190 milioni di dollari), con un aumento dell’8,8% su base annua, riflettendo una ripresa simbolica dell’economia.
Con una popolazione di oltre 100 milioni di abitanti alla fine del 2023 e la classe media in più rapida crescita del Sud-est asiatico, il Vietnam rappresenta chiaramente un mercato importante per i prodotti provenienti dall’estero. Nel 2023 gli Stati Uniti hanno mantenuto la loro posizione di principale mercato di esportazione per il Vietnam, seguiti da Cina, Corea del Sud e Giappone.
I principali mercati di esportazione del Vietnam (2023) |
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Mercato di esportazione |
Valore delle esportazioni |
USA |
96,99 miliardi di dollari |
Cina |
60,71 miliardi di dollari |
Corea del Sud |
23,45 miliardi di dollari |
Giappone |
23,29 miliardi di dollari |
Hong Kong |
10,23 miliardi di dollari |
I principali mercati di importazione del Vietnam (2023) |
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Fonte di importazione |
Valore delle importazioni |
Cina |
110,63 miliardi di dollari |
Corea del Sud |
52,47 miliardi di dollari |
Giappone |
21,63 miliardi di dollari |
Taiwan |
18,42 miliardi di dollari |
USA |
13,82 miliardi di dollari |
Principali settori dell’export in Vietnam
Anche se il Vietnam è particolarmente noto per la sua posizione privilegiata per gli investitori che operano nell’industria tessile, ci sono molte altre aree di business che stanno registrando una crescita significativa nel Paese. È interessante notare che il Vietnam è orientato a diventare un cluster chiave per la produzione di tecnologia ad alto valore aggiunto, con investimenti multimiliardari nel Paese da parte di aziende come Samsung, LG Electronics, Nokia e Intel. Altre aree di business includono le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, l’automotive e i dispositivi medici.
Nel 2023, il fatturato totale delle import-export tra Vietnam e Stati Uniti ha raggiunto quasi 111 miliardi di dollari, segnando il terzo anno consecutivo in cui il fatturato commerciale Vietnam-Stati Uniti ha superato i 100 miliardi di dollari.
Principali prodotti di esportazione del Vietnam (2023) |
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Prodotti |
Valore delle esportazioni |
Elettronica / computer |
57,34 miliardi di dollari |
Telefoni e componenti |
52,38 miliardi di dollari |
Macchinari |
43,13 miliardi di dollari |
Prodotti tessili |
33,33 miliardi di dollari |
Calzature |
20,24 miliardi di dollari |
Principali merci di importazione del Vietnam (2023) |
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Prodotti |
Valore delle importazioni |
Elettronica / computer |
88 miliardi di dollari |
Macchinari |
41,6 miliardi di dollari |
Tessuti |
13 miliardi di dollari |
Ferro e acciaio |
10,4 miliardi di dollari |
Materie plastiche (in forma primaria) |
9,8 miliardi di dollari |
Tessile e abbigliamento
Il tessile si colloca costantemente tra le principali industrie di esportazione del Vietnam, con oltre 6000 aziende produttrici di tessuti e abbigliamento, che impiegano oltre 2,5 milioni di lavoratori. La crescita dell’industria dell’abbigliamento è impressionante e svolge un ruolo importante nella crescita economica del Paese.
Nei primi cinque mesi del 2024, il Vietnam è diventato il primo Paese per l’esportazione di prodotti tessili ed abbigliamento verso gli Stati Uniti superando la Cina con esportazioni che hanno raggiunto circa 16 miliardi di dollari, con un aumento del 5% rispetto all’anno precedente. Ciò include 6 miliardi di dollari di esportazioni solo verso gli Stati Uniti, che rappresentano un aumento del 4%, il che evidenzia la forte crescita del Vietnam rispetto ad altri principali esportatori come il Bangladesh e la Cina.
L’industria tessile e dell’abbigliamento vietnamita ha mostrato segni di miglioramento grazie alla maggior parte dei mercati di riferimento, come gli Stati Uniti e l’Europa, i quali sono riusciti a controllare l’inflazione e a rilanciare il potere d’acquisto. Inoltre, negli ultimi tempi anche le imprese tessili e dell’abbigliamento vietnamite hanno diversificato in modo proattivo i loro mercati e clienti. Gli esperti prevedono che, nel 2024, il fatturato delle esportazioni del settore aumenterà dell’8-10% rispetto al 2023. Nel contesto dell’ASEAN, il Vietnam è il principale concorrente per avere ereditato dalla Cina la produzione di prodotti tessili e di abbigliamento a basso valore aggiunto. In contrasto con gli altri principali esportatori tessili della regione (Indonesia, Tailandia e Malesia), negli ultimi anni la quota delle esportazioni tessili del Vietnam è cresciuta rispetto al totale.
Elettronica
Il Vietnam è diventato un importante esportatore di elettronica, con prodotti elettrici ed elettronici che hanno superato il caffè, i prodotti tessili e il riso diventando la prima voce di esportazione del Paese. Samsung è il più grande esportatore del Vietnam e ha aiutato il Paese, per la prima volta in molti anni, a raggiungere un surplus commerciale.
Le esportazioni di smartphone e componenti per computer superano ora i proventi delle esportazioni di petrolio e abbigliamento. Samsung ha trasformato il Vietnam in una base manifatturiera globale per i suoi prodotti, producendovi quasi un terzo della produzione aziendale. Nella prima metà del 2024, le quattro principali fabbriche di Samsung in Vietnam hanno contribuito per circa il 30% ai ricavi globali dell’azienda, con un aumento dei ricavi combinati dell’8,6% su base annua, pari a 31,39 miliardi di dollari.
Samsung ha anche accettato di collaborare con il Governo vietnamita a favore dello sviluppo delle industrie di supporto interne. Questo rappresenta un’opportunità di business notevole per le aziende tecnologiche straniere che stabiliscono le proprie attività in Vietnam e vendono i loro componenti ad aziende dell’elettronica come Samsung.
Prodotti farmaceutici
Per l’industria farmaceutica in Vietnam il futuro sembra essere molto promettente. Dopo un aumento del mercato farmaceutico del Vietnam a 7,7 miliardi di dollari nel 2021, si prevede che il settore raggiungerà i 16,1 miliardi di dollari entro il 2026. In base ai dati della Drug Administration of Vietnam, sotto l’egida del Ministero della Salute, ad agosto 2024 il mercato farmaceutico vietnamita era di circa 7 miliardi di dollari, con un consumo medio di farmaci di 70 dollari pro capite ed un aumento di 10 volte rispetto al 2000. A guidare questa crescita del mercato è l’obiettivo del Governo vietnamita di raggiungere la copertura sanitaria universale, che si combina con un mercato di consumatori in crescita che desiderano un’assistenza sanitaria accessibile.
Secondo IQVIA (2021), a partire dal 2020, il Vietnam conta circa 250 siti produttivi, 200 unità di import-export, 4.300 grossisti e altri 62.000 rivenditori appartenenti all’industria farmaceutica.
Automotive
Il Vietnam sta diventando un mercato importante per la vendita di automobili: il mercato automobilistico vietnamita prevede vendite tra 1,7 e 1,85 milioni di unità entro il 2035. Secondo l’Associazione dei produttori di automobili del Vietnam (VAMA), le vendite di auto a luglio di quest’anno, sono aumentate a 28.920 unità, un aumento del 9% rispetto al mese precedente. Durante i sette mesi da gennaio a luglio 2024, le aziende associate a VAMA hanno venduto 163.804 automobili, con un aumento dell’1% su base annua. Guardando ai prossimi anni, si stima che entro il 2025 saranno vendute 750.000-800.000 unità.
Anche se il tasso di proprietà di auto pro-capite della nazione è ancora molto basso rispetto ad altri mercati asiatici (al 2020 solo il 5,7% circa delle famiglie vietnamite possiede un’auto), il Vietnam è ancora uno dei Paesi con il potere d’acquisto di auto personali in più rapida ascesa negli ultimi dieci anni. Entro il 2025 il 9% delle famiglie vietnamite dovrebbe possedere un’auto – pari al livello attuale di India e Filippine. Entro il 2030, la proprietà dell’auto raggiungerà il 30% delle famiglie. La crescita delle vendite è attribuita agli sgravi fiscali sulle auto importate e all’aumento del reddito disponibile dei consumatori.
Nonostante un mercato automobilistico sempre più competitivo in tutta la regione dell’ASEAN, il Vietnam ha dichiarato il concreto impegno alla creazione di un’industria automobilistica nazionale. Tra le ragioni principali di questo obiettivo c’è il potenziale per la creazione di migliaia di posti di lavoro per la popolazione locale e la creazione di un forte sistema di industrie di supporto.
Veicoli elettrici
Negli ultimi anni i veicoli elettrici (EV) sono diventati una tendenza significativa in Vietnam. Con una stima di 6,5 milioni di auto e 74 milioni di moto sulle strade nel 2024, il Paese si colloca al secondo posto nel Sud-est asiatico per emissioni di gas serra provenienti dal trasporto su strada, subito dopo l’Indonesia. Questo scenario rappresenta un’opportunità redditizia per l’aumento dei veicoli elettrici, soprattutto se si considera l’impegno del Governo vietnamita a raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050. VAMA prevede che le vendite di veicoli elettrici in Vietnam potrebbero raggiungere 1 milione di unità entro il 2028 e 3,5 milioni entro il 2040.
Il mercato delle moto elettriche è particolarmente forte, con vendite annuali di 200.000-300.000 unità. La crescita è passata dal 6,3-9,6% all’anno tra il 2020 e il 2022 a un impressionante 20-30% più recentemente. A partire dal 2024, a livello nazionale saranno in circolazione circa 3 milioni di moto elettriche.
VinFast, il principale produttore vietnamita di veicoli elettrici, gestisce uno stabilimento nella città di Hai Phong con una capacità annua di 250.000 unità, destinata ad espandersi a 500.000 unità nella prossima fase. Anche altri operatori nazionali come Dat Bike e Son Ha (con i loro marchi Evgo ed Ecooter) sono forti concorrenti, insieme alla Vietnam Yadea, sostenuta dalla Cina, che ha venduto oltre 100.000 moto elettriche da quando è entrata nel mercato cinque anni fa. Queste aziende stanno attivamente aggiornando le loro capacità produttive per aumentare le esportazioni.
Nel segmento delle auto elettriche, VinFast ha fatto la storia come prima casa automobilistica vietnamita a esportare veicoli elettrici negli Stati Uniti, inviando 999 unità nel 2022. Nell’aprile 2023, è seguito un secondo lotto di 1.879 veicoli destinati a Stati Uniti e Canada.
Questi sviluppi segnalano un futuro promettente per le esportazioni di veicoli elettrici del Vietnam, poiché le case automobilistiche si sono poste obiettivi ambiziosi per espandere la loro presenza nei mercati esteri.
Caffè
Il Vietnam è attualmente il secondo più grande esportatore di caffè al mondo, dietro solo al Brasile. Nei primi sei mesi del 2024, il valore delle esportazioni di caffè del Vietnam ha raggiunto oltre 3 miliardi di dollari. Con un ruolo importante nell’economia agricola del Vietnam, il caffè è un’importante industria rivolta all’export con oltre il 90% del volume produttivo destinato all’esportazione. Per aumentarne il valore, il Governo ha promosso il passaggio dall’esportazione dei chicchi a quella del caffè lavorato.
Molti esperti ritengono che il Vietnam abbia il potenziale per superare il Brasile grazie alle sue condizioni climatiche favorevoli e alla produzione a basso costo.
Commercio elettronico
Il Vietnam sta rapidamente diventando un mercato primario per gli investimenti esteri nelle attività di e-commerce. L’economia in rapida crescita del Paese e l’espansione della classe media stanno alimentando una forte cultura dei consumi e livelli crescenti di reddito disponibile. La pandemia ha accentuato la domanda di vendita al dettaglio online mentre i servizi di consegna, il ride-sharing e i portafogli elettronici stanno diventando gradualmente una pratica comune tra i vietnamiti, soprattutto tra i più giovani.
Secondo un rapporto di Momentum Works pubblicato lo scorso luglio, nel 2023 il Vietnam è stato il mercato dell’e-commerce in più rapida crescita nel Sud-est asiatico, con aumenti del valore lordo della merce (GMV) del 52,9% su base annua. Il Paese ha superato le Filippine come terzo mercato di e-commerce più grande della regione.
Facendo parte di 13 accordi di libero scambio, il Vietnam offre anche condizioni favorevoli agli investitori che iniziano un’attività di e-commerce con tariffe doganali ridotte o nulle sulle materie prime importate o esportate da altri Paesi.
Questo articolo è stato originariamente pubblicato nel marzo 2022. È stato aggiornato l’ultima volta l’8 ottobre 2024.
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