Investire nel futuro sostenibile del Vietnam: guida per le aziende europee
Le aziende dell’UE sono in una posizione unica per effettuare investimenti sostenibili in Vietnam, che è alla ricerca di capitali e know-how stranieri per aiutare il Paese a passare ad un’economia resiliente ai cambiamenti climatici e raggiungere i suoi obiettivi di decarbonizzazione. Le imprese europee possono offrire tecnologie all’avanguardia per le energie rinnovabili e soluzioni climatiche per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del Vietnam.
Il Vietnam è un Paese particolarmente vulnerabile all’impatto della crisi climatica. Un rapporto della Banca Mondiale stima che, se non verranno adottate misure concrete, gli effetti del riscaldamento globale potrebbero costare al Vietnam circa il 12-14,5% del suo PIL entro il 2050.
Allo stesso tempo, il Paese deve affrontare la sfida di soddisfare la domanda energetica necessaria per sostenere la crescita del PIL, il che amplifica il bisogno di un’azione urgente.
Per affrontare queste sfide sistemiche, il Vietnam ha stabilito una serie di obiettivi ambiziosi per ridurre la propria impronta di carbonio, aumentare la produzione di energia elettrica e migliorare la propria efficienza e resilienza.
Di conseguenza, il Vietnam ha un potenziale incredibile per la crescita delle industrie sostenibili. Grazie alla sua posizione geografica, ideale per le energie rinnovabili, all’economia in rapido sviluppo e ad una classe media ampia ed in espansione, il Vietnam offre una gamma di interessanti opportunità per sviluppare e implementare soluzioni sostenibili.
Essendo all’avanguardia nella tecnologia delle energie rinnovabili e nelle soluzioni climatiche, le aziende europee godono di un vantaggio unico in una serie di settori, dall’investimento in progetti di energia rinnovabile alla consulenza su infrastrutture resilienti al cambiamento climatico.
Gli obiettivi climatici ed energetici del Vietnam
Il Vietnam si è impegnato a diventare carbon neutral entro il 2050, sancendo questo obiettivo in legge nel luglio 2022, con l’approvazione della Strategia nazionale sui cambiamenti climatici entro il 2050. Questo documento strategico ha incluso una serie di obiettivi progressivi nei decenni precedenti a questa scadenza, tra cui una riduzione del 43,5% delle emissioni dei gas effetto serra (GHG) entro il 2030 (soggetto a determinate condizioni), nonché diversi obiettivi a livello di industriale.
Nel marzo 2023, il Vietnam ha adottato il Piano di sviluppo energetico 8 (PDP8) (ufficialmente il Piano nazionale di sviluppo dell’elettricità per il periodo 2021-2030, con una visione fino al 2050). Il piano delinea lo sviluppo del mercato energetico vietnamita per soddisfare la domanda, in linea con la crescita annuale sostenuta del PIL di circa il 7% dal 2021 al 2030 e del 6,5-7,5% tra il 2031 e il 2050.
Tra le strategie proposte per raggiungere questo obiettivo ci sono piani per aumentare la percentuale di energie rinnovabili nel mix energetico del Paese, con l’obiettivo finale di eliminare l’uso di combustibili fossili entro il 2050. Queste energie rinnovabili includono, tra le varie cose, l’energia idroelettrica, l’energia eolica onshore e offshore, l’energia solare, la biomassa, e l’idrogeno.
Il PDP8 delinea obiettivi specifici per la crescita della capacità di energia rinnovabile del Paese. Per l’energia eolica, il PDP8 mira a raggiungere:
- 880 Megawatt (MW) di capacità eolica onshore entro il 2030;
- 000 MW di capacità eolica offshore entro il 2030;
- Tra 70.000 e 91.500 MW di capacità eolica offshore entro il 2050, costi e tecnologia permettendo.
Gli obiettivi e le priorità di sviluppo per l’energia solare propsote dal PDP8 sono:
- Impegnarsi affinché il 50% degli edifici adibiti ad uffici e case residenziali utilizzino energia solare sui tetti, autoprodotta e autodissipante, entro il 2030 (per il consumo in loco, non per la vendita alla rete nazionale);
- Dare priorità e adottare politiche innovative per promuovere lo sviluppo dell’energia solare sui tetti degli edifici residenziali e dei cantieri, soprattutto nelle aree a rischio di carenza energetica come il Vietnam settentrionale. Questa fonte di energia ha la priorità dello sviluppo di capacità energetica illimitata, a condizione che abbia un costo ragionevole e utilizzi la rete elettrica preesistente.
Altre industrie rinnovabili prioritarie nel PDP8 includono la biomassa, l’energia idroelettrica e la tecnologia delle batterie. Gli obiettivi per questi campi includono (ma non sono limitati a):
- Adoperarsi affinché la produzione di elettricità da biomassa e la produzione di elettricità da rifiuti (da fonti come sottoprodotti delle industrie agricole e forestali) raggiunga i 2.270 MW entro il 2030 e i 6.015 MW entro il 2050;
- Aumentare la capacità totale delle fonti idroelettriche a 29.346 MW con una produzione totale di 101,7 miliardi di kWh entro il 2030 e 36.016 MW con una produzione totale di 114,8 miliardi di kWh entro il 2050;
- Sviluppare la capacità di stoccaggio delle centrali idroelettriche a circa 2.400 MW entro il 2030; e
- Sviluppare la capacità delle batterie distribuite vicino all’energia eolica, solare o ai centri di carico fino a circa 300 MW entro il 2030.
Il PDP8 stima che l’investimento di capitale necessario per sviluppare le proprie fonti energetiche e la rete di trasmissione che soddisfi la domanda energetica, tra il 2021 e il 2030, ammonterà a circa 134,7 miliardi di dollari. Saranno necessari anche dai 399,2 ai 523,1 miliardi di dollari nel periodo compreso tra il 2031 e il 2050.
Gli ambiziosi obiettivi del Vietnam per far crescere e trasformare il proprio mercato energetico, e l’enorme quantità di investimenti richiesti, offrono una miriade di opportunità per le aziende straniere impegnate nei settori sostenibili. Questi variano dalla fornitura diretta di prodotti e servizi per l’espansione della capacità di energia rinnovabile, ad un’ampia gamma di industrie ausiliarie, tra cui il risparmio energetico e la costruzione di infrastrutture resilienti al cambiamento climatico.
Opportunità di investimento sostenibile in Vietnam: perché le industrie verdi attraggono le aziende dell’UE
Industria eolica e solare
La geografia del Vietnam rende il Paese unico nella regione per il potenziale di energia rinnovabile. I suoi oltre 3.000 chilometri di costa gli conferiscono il più alto potenziale di capacità di energia eolica del sud-est asiatico. Secondo il PDP8, il potenziale tecnico totale del Vietnam è di circa 221.000 MW per l’energia eolica onshore e di circa 600.000 MW per l’energia eolica offshore. Anche il suo potenziale di energia solare è considerevole, stimato in circa
963.000 MW (837.400 MW di solare montato a terra, 77.400 MW di potenziale montato sull’acqua e 48.200 MW di potenziale montato su tetto).
Tuttavia, al momento, il Vietnam è notevolmente al di sotto del suo potenziale di energia eolica e solare. Alla fine del 2021, la capacità totale di energia eolica installata in Vietnam ha raggiunto i 4.118 MW. Questo significa che, secondo le stime del PDP8, ha sfruttato solo circa lo 0,5% del suo potenziale tecnico totale. Inoltre, la capacità totale di energia solare installata nel 2021 è di 16.600 MW, pari a circa l’1,7% del potenziale totale.
Il Governo vietnamita ha introdotto tariffe feed-in (FiT) per sostenere lo sviluppo dei settori eolico e solare, anche se al momento queste non si applicano ai nuovi progetti.
Le aziende europee, rinomate in tutto il mondo per la loro tecnologia avanzata nel settore dell’energia eolica e solare, possono sfruttare la propria esperienza, competenza e catene di fornitura consolidate per offrire tecnologia in grado di soddisfare la crescente domanda del Vietnam.
Molte aziende europee di energia eolica hanno già stabilito una presenza in Vietnam e hanno iniziato a partecipare attivamente allo sviluppo del settore. Ad esempio, la Siemens Gamesa, che ha sede in Spagna, nel 2021 si è assicurata un ordine di 29 turbine eoliche per un parco eolico da 117 MW, mentre nel 2022 la società danese Vestas si è assicurata un ordine di 100 MW per un progetto non divulgato, portando la capacità totale di turbine eoliche onshore dell’azienda in Vietnam a oltre 1.600 MW.
L’azienda fotovoltaica tedesca SMA Solar Technology, inoltre, continua a fornire impianti solari a diversi progetti in tutto il Paese.
Per ulteriori approfondimenti sugli investimenti nelle industrie vietnamite delle energie rinnovabili, consultate anche i nostri articoli su Come gli investitori possono cogliere il potenziale dell’energia eolica del Vietnam , Prospettive per gli investitori nell’industria solare vietnamita e Opportunità attuali e prospettive future delle energie rinnovabili in Vietnam .
Mercato dei veicoli elettrici
Il mercato dei veicoli elettrici (EV) in Vietnam è ancora nella sua fase nascente, con la vendita di poche migliaia di veicoli elettrici nel 2022. In Vietnam, la loro adozione rimane relativamente bassa a causa di barriere quali i prezzi elevati rispetto ai salari locali e la mancanza di infrastrutture di supporto, in particolare di stazioni di ricarica.
Tuttavia, il mercato dei veicoli elettrici del Vietnam ha un enorme potenziale di crescita, con una domanda che probabilmente crescerà sia da parte della classe media in espansione sia per la spinta del Paese verso il raggiungimento delle zero emissioni di carbonio. Il primo marchio di veicoli elettrici nazionale del Paese, VinFast, ha riferito di aver venduto oltre 4.000 veicoli elettrici solo nel dicembre 2022, sette volte di più rispetto al mese precedente.
È importante notare che il tasso di penetrazione delle autovetture in Vietnam, comprese le auto a combustibili fossili, rimane basso. Nel 2020 il tasso di proprietà di automobili in Vietnam era di circa il 5,7%, significativamente inferiore rispetto al tasso di proprietà di motociclette del 60%. Gli investitori che desiderano sviluppare il mercato potrebbero quindi voler esplorare altri tipi di veicoli elettrici oltre alle autovetture, per soddisfare le preferenze locali e ridurre i costi unitari. Secondo quanto riferito, VinFast sta cercando di soddisfare i consumatori locali con la produzione di una “minicar” elettrica a basso costo, più adatta alle strade urbane trafficate del Vietnam.
Il crescente mercato dei veicoli elettrici in Vietnam apre una serie di nuove opportunità per le aziende europee in una varietà di settori: dalla produzione di batterie per veicoli elettrici alla ricerca e lo sviluppo. Ad esempio, all’inizio di quest’anno, la multinazionale francese Schneider Electric, specializzata in apparecchiature per la gestione dell’energia e l’automazione digitale, ha investito nella Selex Motors, con sede in Vietnam, per espandere le linee di produzione e creare sistemi di scambio delle batterie nelle città del Vietnam.
Il Governo non ha ancora messo in atto molte politiche di sostegno per lo sviluppo del settore dei veicoli elettrici. Tuttavia, ciò potrebbe cambiare in futuro, con la proliferazione degli obiettivi climatici e man mano che aumenta la pressione da parte dei gruppi industriali.
Nel marzo 2022, il Vietnam ha ridotto le accise sui veicoli elettrici a batteria (BEV) per promuovere lo sviluppo del settore. Fino al 2027, i BEV con meno di nove posti saranno soggetti a un’accisa del 3%, anziché del 15%, mentre l’aliquota per i BEV tra i nove ed i 24 posti passerà dal 10% all’1%. Dopo il 2027 le aliquote saliranno rispettivamente all’11% e al 4%.
Infrastrutture resilienti al clima
Per la lunghezza della sua lunga costa e la posizione lungo il delta del fiume Mekong, il Vietnam è particolarmente vulnerabile agli impatti dei cambiamenti climatici. Il Paese è soggetto a gravi inondazioni che mettono a rischio i mezzi di sussistenza, le infrastrutture di base e la sicurezza alimentare. La sua posizione geografica significa anche che il Paese è ad alto rischio di esposizione a tifoni, che diventaranno sempre più frequenti e violenti con l’aumento della temperatura globale. Ciò nonostante il Paese contribuisce solo a circa lo 0,8% delle emissioni globali di gas serra.
Per questo motivo, il Vietnam ha un urgente bisogno di sviluppare infrastrutture e sistemi di gestione resistenti al clima, in grado di mitigare i rischi presentati dal riscaldamento globale. Un rapporto della Banca Mondiale pubblicato nel luglio 2022 raccomanda che le misure di adattamento climatico del Paese si concentrino sui “settori e luoghi più vulnerabili, in particolare l’agricoltura, i trasporti, il commercio e l’industria, le aree costiere e il delta del Mekong”.
Il rapporto stima, inoltre, che il fabbisogno finanziario totale raggiungerà, tra il 2022 e il 2040, circa 254 miliardi di dollari.
Con l’Europa in prima linea nelle soluzioni climatiche innovative, le aziende hanno una miriade di opportunità per contribuire alla costruzione di infrastrutture e soluzioni resilienti ai cambiamenti climatici del Vietnam. Le aree che richiedono investimenti urgenti includono la gestione e la mitigazione del rischio di alluvioni, la protezione delle coste, il drenaggio urbano, i sistemi di allarme rapido, la raccolta e il trattamento delle acque reflue e gli edifici resistenti alle inondazioni.
È inoltre necessario aumentare la consapevolezza civica sui possibili sconvolgimenti climatici, migliorare la risposta ai disastri, insieme a quella del post-emergenza, implementando pratiche agricole resilienti rispetto al clima.
L’Europa è in prima linea nello sviluppo di soluzioni climatiche. Diversi Paesi del continente hanno già adottato soluzioni innovative interne per proteggere le coste dall’innalzamento del livello del mare e mitigare il rischio di inondazioni. Con l’esperienza delle aziende europee e la domanda urgente in Vietnam, ci sono una miriade di opportunità di cooperazione nello sviluppo e nell’implementazione tecnologica.
Risparmio ed efficienza energetica
Aumentare il risparmio e l’efficienza energetica è un importante pezzo del puzzle per il Vietnam che mira a soddisfare il proprio fabbisogno energetico nei prossimi decenni. Nel 2019, il Governo ha pubblicato il Programma di efficienza energetica del Vietnam (VNEEP 3), che definisce una serie di strategie per ridurre la perdita di energia. Gli obiettivi del programma includono:
- Il risparmio tra il 5 e il 7 percento del consumo energetico nazionale nel periodo 2019-2025;
- La riduzione della perdita di potenza a meno del 6,5%;
- La riduzione del consumo medio di energia in vari settori industriali, tra cui acciaio, prodotti chimici, cemento, tessile e abbigliamento.
Nel 2021, nell’ambito del Vietnam Scaling Up Energy Efficiency Project (VSUEE), è stata annunciata una garanzia del credito del 50% per le imprese industriali e le società di servizi energetici coinvolte in progetti di efficienza energetica riconosciuti. Nell’ambito di questo progetto, le aziende impegnate in progetti di efficienza energetica o le società di servizi energetici che desiderano contrarre prestiti dalle banche locali sono assistite da una garanzia di credito del 50% in base ad un meccanismo di condivisione del rischio.
Infine, il PDP8 delinea anche vari step per aumentare l’efficienza e il risparmio energetico delle infrastrutture energetiche del Paese, tra cui:
- Costruire un sistema di reti intelligenti in grado di integrare e gestire in sicurezza fonti di energia rinnovabile su larga scala;
- Rinnovare e potenziare il sistema di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica per migliorarne l’affidabilità, ridurne le perdite di potenza e accelerare la tabella di marcia per la costruzione della smart grid.
L’impegno del Vietnam per lo sviluppo sostenibile e il crescente consumo di energia presentano opportunità significative per le aziende europee del settore della conservazione e dell’efficienza energetica. Considerato che il Paese cerca di ridurre la propria dipendenza dai combustibili fossili e di migliorare l’efficienza, le aziende europee possono contribuire ad aiutare il Vietnam a raggiungere i suoi obiettivi di risparmio energetico, con le loro competenze, tecnologie e migliori pratiche.
Le aziende europee specializzate in tecnologie ad alta efficienza energetica (come contatori smart, sistemi di gestione dell’energia e sistemi di automazione degli edifici) possono fornire soluzioni innovative per aiutare le industrie e le aziende vietnamite a ottimizzare il consumo energetico in vari settori. Inoltre, man mano che il Vietnam aumenta la propria capacità di energia rinnovabile, le aziende europee possono offrire soluzioni per la stabilità della rete, i sistemi di stoccaggio dell’energia, l previsioni energetiche e molto altro, per migliorare l’efficienza e l’affidabilità della rete.
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