Rimbalzo delle esportazioni vietnamite: è l’inizio di una nuova fase di crescita?
Le esportazioni vietnamite sono pronte a rimbalzare a causa, tra l’altro, della riduzione delle scorte e dell’aumento degli investimenti diretti esteri, scrivono Marco Förster e Alberto Vettoretti.
Quest’anno, il Vietnam, attore chiave del panorama manifatturiero globale, ha affrontato sfide senza precedenti nelle proprie esportazioni. Con un calo delle esportazioni del 10% su base annua, durante i primi sette mesi di quest’anno, il settore manifatturiero ha assistito a una contrazione dell’1%. Questo continuo calo delle esportazioni ha influenzato negativamente dapprima l’industria manifatturiera e, successivamente, anche le proiezioni di crescita del PIL del Paese.
Alcuni fra i fattori responsabili di questo fenomeno si possono così riassumere:
- Durante il COVID, nelle principali destinazioni di esportazione del Vietnam, in particolare negli Stati Uniti, a causa dell’incertezza della catena di approvvigionamento si sono accumulati elevati livelli di magazzino di distributori e rivenditori;
- La domanda globale di prodotti chiave per l’esportazione come l’elettronica e il tessile è stata messa in discussione dalla guerra in Ucraina e dalla recessione economica che essa ha scatenato. Questo include l’aumento dell’inflazione, l’aumento dei tassi di interesse e i preoccupanti venti contrari dell’economia; e
- Una vasta gamma di capacità produttive in Vietnam è ancora in fase di sviluppo, in particolare dalla più recente ondata di investitori.
La buona notizia è che potremmo aspettarci presto risultati economici migliori.
Con la normalizzazione delle scorte degli Stati Uniti, con il crescente volume produttivo in Vietnam da parte delle multinazionali e un aumento dell’interesse per gli IDE nella nazione del sud-est asiatico, il palcoscenico è pronto per una notevole inversione di tendenza.
Le esportazioni del Vietnam rimbalzeranno con la normalizzazione delle scorte statunitensi
In un editoriale per The Investor, Michael Kokalari, capo economista di VinaCapital, ha affermato che le scorte negli Stati Uniti stanno “toccando il fondo” e che ci si dovrebbe aspettare una ripresa in Vietnam nel quarto trimestre di quest’anno.
Sottolinea che gli Stati Uniti hanno dovuto affrontare un’interruzione del ciclo delle scorte a causa dell’eccesso di ordini e del reindirizzamento della spesa dei consumatori verso i servizi dopo il COVID. Ciò ha comportato un aumento delle scorte per i principali rivenditori e una conseguente riduzione degli ordini dalle fabbriche vietnamite (e globali). Di conseguenza, durante i primi sette mesi del 2023 le esportazioni del Vietnam verso gli Stati Uniti sono crollate di oltre il 20% su base annua.
Ha inoltre affermato che gli sforzi aggressivi di riduzione delle scorte di aziende come Walmart e Target stanno dando i loro frutti, con significative riduzioni delle proprie scorte. Questa riduzione ha aperto la strada ad una ripresa delle esportazioni del Vietnam, portando, a luglio, a un aumento di quasi il 7% su base mensile delle esportazioni verso gli Stati Uniti. Di conseguenza, il calo su base annua delle esportazioni verso gli Stati Uniti è migliorato da uno sconcertante calo del 26% a giugno ad uno più gestibile del 14% a luglio. Di conseguenza, il calo complessivo delle esportazioni su base annua per il Vietnam è diminuito dal 12% nella prima metà del 2023 a un più moderato 2% a luglio.
Se guardiamo alla situazione economica e politica negli Stati Uniti con proiezioni di inflazione da lieve a bassa, disoccupazione relativamente bassa, ritardi su possibili nuovi rialzi dei tassi di interesse, e la solita, auto-generata, ripresa economica positiva e fattore di benessere che accompagna qualsiasi campagna elettorale, c’è spazio per essere ottimisti.
La produzione “China Plus” probabilmente continuerà, ma con dei rischi
La ripresa delle esportazioni vietnamite non è guidata esclusivamente dagli adeguamenti delle scorte e da un maggiore appetito per i prodotti made in Vietnam.
Con la diversificazione delle catene di approvvigionamento da parte delle aziende globali, la posizione strategica del Vietnam offre un’alternativa interessante alla Cina. Questo è vero tra molti dei nostri clienti che rivedono le proprie catene di approvvigionamento per operare in un regime “China Plus” (China-plus-one o China-plus-many).
Anche se non prevediamo un cambiamento a breve (nei prossimi anni), vediamo potenziali fattori che potrebbero ostacolare questo nuovo ciclo di crescita delle esportazioni.
- Una notevole capacità produttiva viene trasferita e reintegrata negli Stati Uniti, (principalmente) in Messico e in Europa, nell0’ambito di una strategia di nearshoring. Ciò potrebbe significare che all’orizzonte si prospetta una minore propensione alla produzione in Asia.
- Diversi paesi, come ad esempio l’India, hanno politiche protezionistiche, tra cui alti dazi doganali sulle importazioni per proteggere le proprie industrie manifatturiere. Ciò potrebbe significare che sarà necessario costruire ulteriore capacità produttiva in questi mercati per aggirare questi dazi, a scapito delle nazioni dell’ASEAN.
- Il Vietnam, rispetto a Cina, India e Indonesia, non è solo demograficamente, ma anche geograficamente un Paese piccolo. Le sue infrastrutture stanno già faticando per far fronte all’attuale domanda di trasporto aereo, marittimo e stradale, oltre all’ulteriore movimento umano che ne deriva. I grandi progetti infrastrutturali, come nuovi aeroporti o la proposta di trasporto ferroviario ad alta velocità, sono già in ritardo, aggravando ulteriormente il problema.
- Politiche come la Global Minimum Tax (leggi di più: In che modo GMT influenzerà gli IDE in Vietnam?) e i requisiti ESG possono influire sull’attrattiva del Paese come base produttiva.
- La competitività di altri Paesi asiatici, come Indonesia, Thailandia e Malesia, e i potenziali incentivi per corteggiare le multinazionali alla ricerca di nuovi siti produttivi.
Crescita sostenibile e diversificazione delle esportazioni
L’ottimismo che circonda il rimbalzo delle esportazioni del Vietnam si basa su diversi indicatori affidabili. L’equilibrio tra crescita delle importazioni e delle esportazioni ha iniziato a stabilizzarsi, una tendenza che dovrebbe continuare per tutto il 2023.
I settori che guidano questa ripresa delle esportazioni sono l’elettronica di consumo, gli smartphone e l’abbigliamento. L’elettronica di consumo, che ha registrato un forte calo, ha mostrato segni di miglioramento, con una significativa crescita del 28% su base annua a luglio. Anche il settore degli smartphone, una componente vitale delle esportazioni vietnamite, è pronto alla ripresa con l’introduzione di nuovi modelli di telefono. La crescita nel settore dell’abbigliamento e delle calzature, sebbene in ritardo, dovrebbe rimbalzare l’anno prossimo con l’avvio delle operazioni di destoccaggio.
È importante sottolineare che il calo degli ordini per l’esportazione si è attenuato e che le scorte di materie prime delle imprese sono aumentate, a dimostrazione della disponibilità ad aumentare la produzione.
Prospettive di mercato positive
Oltre ai suddetti fattori, numerosi altri sviluppi contribuiscono alle prospettive positive del mercato vietnamita:
- L’impegno del Governo per le riforme economiche. Gli ultimi anni hanno visto l’impegno costante del Governo vietnamita per le riforme economiche, finalizzate alla creazione di un ambiente imprenditoriale più favorevole.
- Un contesto normativo relativamente aperto per gli IDE. Il Vietnam ha un contesto normativo relativamente favorevole ed è aperto agli investimenti diretti esteri (IDE) in molti settori con requisiti limitati riguardo al capitale sociale. Questo lo rende una destinazione attraente per le aziende che desiderano espandersi nel sud-est asiatico. Altri settori, come quello immobiliare, dovrebbero essere ulteriormente aperti nel prossimo futuro.
- Stabilità politica. Il recente successo del Vietnam non è basato solo sulle riforme economiche, ma anche dall’impegno del Governo a sradicare la corruzione, sostenere la stabilità della sua valuta (abbiamo visto molte valute asiatiche fluttuare quest’anno) e a rafforzare il settore privato locale, che ora è molto più competitivo sul proprio territorio.
- Una classe media in espansione. La rapida espansione della classe media vietnamita sta generando una maggiore domanda di una vasta gamma di prodotti e servizi.
- Una popolazione giovane. La giovane età della popolazione vietnmaita rappresenta una risorsa significativa per la crescita economica.
Queste tendenze positive determinano un favorevole posizionamento del mercato vietnamita per l’espansione a lungo termine. Tuttavia, permangono dei rischi potenziali:
- Continue tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina: le controversie commerciali in corso tra Stati Uniti e Cina potrebbero influire negativamente sulle esportazioni del Vietnam. Abbiamo già clienti che stanno sperimentando un controllo più rigoroso sui prodotti “Made in Vietnam” che acquistano materie prime e parti dalla Cina.
- Una recessione economica globale: un rallentamento economico a livello globale potrebbe avere un impatto analogo sulla performance delle esportazioni del Vietnam.
- Instabilità: nonostante la sua relativa stabilità e l’impegno per la crescita, il Vietnam rimane suscettibile a potenziali divisioni economiche tra coloro che raccolgono i benefici di questa maggiore ricchezza generata e coloro che potrebbero non essere in grado di cogliere le maggiori opportunità.
- Infrastrutture e formazione: per sostenere la crescita economica nei prossimi anni sarà necessario investire in entrambi i settori.
Nonostante queste sfide, il mercato vietnamita presenta allettanti prospettive di investimento nel lungo periodo. Riteniamo che i fattori economici favorevoli del Paese superino di gran lunga i potenziali rischi negli anni a venire.
Sommario
Con un imminente rimbalzo delle esportazioni guidato dalla normalizzazione delle scorte e dalla delocalizzazione delle attività produttive, si traccia il percorso di ripresa della crescita economica del Vietnam ai livelli pre-pandemia.
Il Vietnam si trova in un momento cruciale del suo percorso economico, con le recenti sfide nel settore delle esportazioni che hanno dato il via ad un periodo di introspezione e adattamento. Anche se la nazione naviga attraverso le complessità poste dagli alti livelli delle scorte, dalle fluttuazioni della domanda globale e dalle incertezze geopolitiche, i segni di una notevole ripresa stanno diventando sempre più evidenti.
La ricalibrazione strategica dei cicli di magazzino negli Stati Uniti e la migrazione in corso della produzione in Vietnam hanno gettato le basi per la crescita. Tuttavia, questa ripresa non deve essere vista in modo isolato; essa fa parte di una più ampia prospettiva di trasformazione e diversificazione che il Vietnam sta attraversando.
Sebbene permangano dei rischi, tra cui l’evoluzione del panorama commerciale globale e la necessità di solide infrastrutture, la resilienza del Vietnam, l’impegno per le riforme, la fiorente classe media e la popolazione giovane lo posizionano favorevolmente sul cammino di una crescita sostenibile. Il Paese si trova in equilibrio sulla cuspide di questo nuovo ciclo di crescita, la sua traiettoria sembra pronta per uno slancio verso l’alto, dipingendo un quadro promettente per il panorama economico del Vietnam negli anni a venire.
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