Città alla ribalta: opportunità di investimento ad Hai Phong
A cura dell’Italian Desk di Dezan Shira & Associates
Di: Erasmo Indolino e Beatrice Beardo
Hai Phong, la “fiammeggiante città rossa”, è uno dei principali poli industriali ed il più importante porto del Vietnam settentrionale in grado di gestire la maggior parte della capacità di trasporto dell’area (il 98 per cento nel 2014). Hai Phong è la terza area urbana dopo Ho Chi Minh City ed Hanoi ed è una delle cinque aree sottoposte al controllo diretto del governo centrale. È inoltre una delle città più popolose in Vietnam, con 1.946.000 abitanti censiti nel 2014. Hai Phong, similarmente a Nha Trang e Binh Duong, è un’economia in rapida ascesa: tra il 2008 e il 2014 la città ha contribuito ad aumentare il volume di produzione del nord Vietnam di ben l’88 per cento. Tale successo è certamente da ricercarsi nel fatto che la città è in una posizione costiera strategica, ma non bisogna sottovalutare anche il contributo apportato dagli investimenti fatti nelle infrastrutture e nei sette porti marittimi.
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Nel tentativo di consolidare i risultati ad oggi ottenuti, il governo ha previsto la realizzazione di un gateway logistico, l’Hai Phong International Gateway Port. Questa struttura fungerà da polo marittimo per tutto il sud-est asiatico, tentando così di fare di Hai Phong una dei principali attori dell’economia del Vietnam. Per la realizzazione del progetto, il governo ha predisposto i seguenti interventi:
- Miglioramento del sistema stradale: vista la centralità del trasporto su gomma nell’economia vietnamita, il governo ha implementato diversi progetti per migliorare la condizione di strade ed autostrade. Lo scopo di queste azioni è quello di facilitare la produzione e la distribuzione dei beni, sia a livello nazionale, che a livello internazionale. Una delle principali azioni in questo senso è stata la Hanoi – Hai Phong Expressway, operativa dal 5 dicembre 2015. Costata allo Stato due miliardi di dollari e lunga 105 km, l’autostrada unisce le due città, permettendo di coprire la distanza tra Hanoi e Hai Phong in un’ora e mezza invece che in due ore e mezza.
- Futuri progetti riguardanti le infrastrutture prevedono la creazione di un collegamento veloce tra Hai Phong ed il centro di Ha Long. Opportunamente chiamata Ha Long – Hai Phong Expressway, questo passante aprirà nel 2016, in data ancora da definirsi. Nel prossimo futuro, il governo è poi deciso a realizzare un prolungamento di fino al confine di Mong Cai, così da migliorare le infrastrutture di raccordo con la Cina.
- Espansione marittima: il governo ha recentemente investito un miliardo di dollari nello sviluppo del porto Lach Huyen Deep Sea (Hai Phong International Gateway Port), che sarà completato entro il 2020. Il porto avrà una capacità massima di 800 TEU di container merci, ed il volume di merce in transito presso le proprie strutture sarà tra le 28,2 e le 34,8 milioni di tonnellate. L’entità di questi dati testimonia che l’Hai Phong International Gateway Port sarà uno dei più grandi porti del Vietnam che consentirà ad Hai Phong di iniziare ad essere competitiva nei confronti del porto di Ho Chi Minh City.
- Potenziamento degli scali aeroportuali: entro il 2025, grazie al costante supporto governativo, l’aeroporto internazionale Cat Bi di Hai Phong sarà in grado di accogliere otto milioni di passeggeri e 250.000 tonnellate di cargo ogni anno. Il progetto di modernizzazione dello scalo è iniziato nel 2015, quando l’aeroporto è stato dotato di una seconda pista, di un nuovo terminal e di un nuovo piazzale. Dal 12 maggio 2016, inoltre, Cat Bi è diventata un’aerostazione internazionale in grado di gestire il transito di due milioni di passeggeri. È inoltre attualmente in corso di realizzazione un progetto il potenziamento della pista di rullaggio già esistente.
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Dove investire?
Storicamente, Hai Phong non ha mai avuto una vocazione turistica ma ha sempre incentrato i propri sforzi nei settori dell’agricoltura, della pesca e della silvicoltura. Ora, grazie ai consistenti investimenti del governo, altri settori stanno diventando centrali: il commercio, l’industria manifatturiera e le infrastrutture.
Settore della logistica e delle infrastrutture: Hai Phong si trova in una posizione strategica. Ottimamente collegata con la Cina meridionale, lungo il corridoio economico del Vietnam settentrionale e molto vicina ad Hanoi, la città sta rapidamente diventando un porto di dimensioni ragguardevoli ed un importante polo logistico. Tale localizzazione può risultare particolarmente appetibile per due tipologie di investitori: le società che si occupano di logistica e le imprese di costruzione. La prima tipologia di investitori potrebbe infatti mirare ad offrire servizi di trasporto in entrata ed in uscita dal Vietnam in collaborazione con società locali. Le società di costruzioni, invece, potrebbero sfruttare l’insufficienza delle infrastrutture vietnamite per investire nel settore attraverso i partenariati pubblici-privati (PPP) incoraggiati dal governo.
Industria manifatturiera: dal momento che il porto di Hai Phong si trova a soli 200 km dal confine cinese, negli ultimi anni è diventato un importante centro di assemblaggio di prodotti finiti. La vicinanza con la Cina, infatti, consente alla città di mare di avere una supply chain estremamente interconnessa con quello che è, ad oggi, il mercato più ampio e profittevole del mondo. Avvedute di questi vantaggi, molte società hanno spostato i propri centri produttivi ad Hai Phong. Microsoft, per esempio, dopo aver acquistato le linee di produzione di Nokia, ha spostato i propri impianti manifatturieri in Vietnam. Inoltre, il 6 maggio 2016 LG Electronics, ha impegnato 1,5 miliardi di dollari per l’apertura ad Hai Phong di un centro produttivo specializzato in schermi. Anche Samsung, attirata dai bassi costi produttivi, dall’abbondante e preparata forza lavoro e dalla posizione strategica, ha iniziato ad investire nella zona. Importanti investimenti a Hai Phong sono anche stati realizzati da Bridgestone, che ha recentemente aperto nella Dinh Vu Industrial Zone il suo cinquantesimo stabilimento produttivo, con un investimento di 575 milioni di dollari. Infine, alcune società giapponesi, tra cui Mitsui OSK Link e Nippon Airways, stanno replicando le medesime strategie di business.
Per saperne di più: Il Vietnam ridisegna la legislazione doganale e tributaria per potenziare la competitività.
Procedure di investimento
Chiunque desideri investire in Vietnam deve conformarsi ad una serie di procedure, in base al tipo di investimento che desidera effettuare:
- Società a totale capitale straniero: è prevista la registrazione e la verifica di un certificato di investimento. Nel corso di questa procedura, gli investitori sono tenuti a corrispondere una serie di contributi e a fare richiesta di un certificato di investimento e di un dossier al “Dipartimento per la pianificazione e la programmazione degli investimenti” (OSS). L’ufficio, dopo aver ricevuto ed elaborato la richiesta, prepara una proposta di investimento che viene a questo punto inviata al Comitato del Popolo locale affinché il certificato di autorizzazione all’investimento riceva l’approvazione definitiva.
- Branches o uffici di rappresentanza di una società finanziata da capitale straniero: in questo caso, l’unica differenza rispetto all’iter sopra esposto sta nel fatto che l’autorità incaricata di valutare e validare la proposta di investimento già elaborata dall’OSS è il Comitato del Popolo della Municipalità.
Indipendentemente dalla forma scelta per eseguire il proprio investimento, ogni investitore deve ricordare che esiste una lista di investimenti relativi a specifiche business lines che richiedono per la loro implementazione la conformità a particolari requisiti. Normalmente, rientrano in questa lista quelle business lines che riguardano la sicurezza nazionale, l’ordine sociale, l’etica sociale o l’igiene pubblica. Per la lista completa, rifarsi al seguente link: http://vietnam.tpo.ir/uploads/67-2014_law_on_investment.pdf (Artt. 7 – 8)
Incentivi nella Economic Zone di Dinh Vu – Cat Hai
L’economic zone di Dinh Vu – Cat Hai è una delle due zone economiche in cui il governo vietnamita intende stabilire un gateway logistico internazionale – il già menzionato Hai Phong International Gateway Port – che ci si attende diventi un polo marittimo fondamentale per tutto il sud-est asiatico. Al momento, l’economic zone si estende per più di 22.540 ettari ed ha a propria disposizione ulteriori 7.000 ettari per una futura espansione. Per incentivare gli investimenti, il governo ha predisposto una serie di incentivi volti a ridurre i costi di produzione in capo agli eventuali investitori:
- Imposta sul reddito societario: aliquota del 10 per cento anziché al 20 per cento per un periodo di 15 anni. L’obbligazione tributaria si applica a partire dal primo anno in cui una società genera utili provenienti da attività che sarebbero altrimenti tassate oppure nasce in capo a società che dispongono di utile lordo derivante da progetti di investimento;
- Imposta sul reddito personale: l’aliquota è dimezzata per i soggetti impiegati nella economic zone;
- Tassa sulle importazioni ed esportazioni, tassa sul valore aggiunto, tassa sui consumi speciali: nelle non-tariff zones, il governo ha previsto l’esenzione fiscale.
Riassumendo, una serie di fattori fanno di Hai Phong un promettente polo manifatturiero nel Vietnam settentrionale ed una località di rilievo per implementare la strategia “Cina +1”. Tra le determinanti di questo successo spiccano sicuramente un forte impegno da parte del governo nel migliorare le infrastrutture cittadine e la previsione di numerosi vantaggi fiscali all’interno delle zone economiche. Nonostante le premesse per un futuro prospero siano incoraggianti, Hai Phong sarà davvero competitiva ed appetibile per gli investitori solo quando molti dei piani governativi ora in corso di realizzazione saranno portati a termine. In effetti, secondo il Provincial Competitive Index (PCI) del 2015, Hai Phong si posiziona ad oggi solo ventottesima tra le sessantatré città e province considerate.
Per gli investitori che desiderano investire in Hai Phong, sarà di fondamentale importanza stabilire la propria attività in prossimità delle infrastrutture cittadine esistenti e nei luoghi in cui il governo ha previsto incentivi, senza perdere la flessibilità necessaria per potersi adeguare rapidamente alle mutate condizioni della Provincia. Il buon esito dell’implementazione delle operazioni in Hai Phong dipenderà non solo da una adeguata previsione e pianificazione strategica degli investimenti, ma anche un continuo processo di aggiornamento normativo, per assicurarsi che ogni nuova operazione sia capitalizzata in maniera efficace.
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Import & Export in Vietnam: settori chiave e accordi di libero scambio
In questo numero di Vietnam Briefing, esaminiamo gli aspetti chiave dell’import e dell’export del Paese, focalizzato sul tessile, sulla telefonia e sulla componentistica delle automobili. Inoltre, analizziamo le opportunità per il Vietnam alla luce della sua inclusione in blocchi commerciali regionali multilaterali, prima di esaminare l’Accordo di Libero Scambio tra l’Unione Europea e il Vietnam nel dettaglio. Infine, diamo una panoramica dei requisiti per la creazione di una società commerciale in Vietnam.
Come sfruttare la Supply Chain del Vietnam In questo numero di Vietnam Briefing, discutiamo dei vantaggi del mercato di questo Paese rispetto ad altri nella regione ed evidenziamo dove e come realizzare investimenti di successo. Esaminiamo i programmi di riduzione tariffaria previsti dal NAFTA e dal la TPP, avanziamo considerazioni per quanto riguarda le norme sull’origine e mostriamo i vantaggi ad investire nelle zone economiche del Vietnam. Infine, forniamo un’opinione esperta sulla costituzione di società a capitale interamente straniero in Vietnam.
Revisione contabile e compliance in Vietnam
In questo numero di Vietnam Briefing, mostriamo le più recenti modifiche alle procedure di revisione e forniamo indicazioni su come garantire che le attività di compliance siano completate in modo efficiente ed efficace. Ci soffermeremo in particolare: all’avvicinamento dei VAS vietnamiti agli IFRS, all’emergere del pagamento elettronico delle imposte (e-filing), e alle procedure di audit e compliance per le imprese di proprietà straniera e per gli uffici di rappresentanza.
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